[Campeche, Messico]
Con tutta probabilità sarà l’opera più importante del sessennio di López Obrador, iniziato il primo di dicembre scorso: quella che è destinata a garantirgli, una volta realizzata, fama imperitura. Viaggiando per la penisola, dalla Riviera Maya del Quintana Roo (affollata all’inverosimile di turisti che alternano i bagni nel Caribe ai tuffi nei numerosi cenotes – le immense cisterne naturali in cui da secoli si raccolgono le acque dolci che un terreno calcareo fa filtrare nel sottosuolo, oasi di fresco nell’infinita foresta che ricopre lo Yucatán) alle più sperdute rovine di civiltà scomparse, non c’è voce che si sia lasciata andare alla critica. https://ytali.com/2018/12/31/messico-il-treno-maya-di-amlo/