Alberto Curamil, leader della comunità insediata nell’Araucanía e portavoce dell’Alianza Territorial Mapuche, ha dedicato la sua vita a difendere i fiumi e i boschi della regione cilena in cui vive, e ad aiutare le comunità locali a recuperare le pratiche degli antenati, tutelando in primo luogo il linguaggio nativo conosciuto col nome di Mapudungún.
È originario di una regione in passato autonoma, successivamente invasa dall’esercito cileno l’ha spartita tra proprietari privati, riducendola a essere una delle zone più derelitte del Paese, dove circa il trenta per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Pure la dittatura di Augusto Pinochet ha lasciato una traccia letale in un territorio d’incredibile bellezza, a causa della privatizzazione dei fiumi all’inizio degli anni Ottanta, che ha colpito in particolar modo le comunità locali la cui sussistenza dipende dai corsi d’acqua, non a caso considerati sacri. https://ytali.com/2019/05/06/il-nobel-verde-a-curamil-e-a-chi-se-non-a-lui/https://ytali.com/2019/05/06/il-nobel-verde-a-curamil-e-a-chi-se-non-a-lui/