In Guatemala, due giornalisti, Edin Alonso e Hugo Gutiérrez, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco sabato nel sud-ovest del paese mentre viaggiavano su una moto. L’attacco armato ha avuto luogo la notte dell’11 agosto nel dipartimento di Retalhuleu, a circa 200 chilometri a sud-ovest di Città del Guatemala. L’organizzazione Red Rompe el Miedo ha reso noto che entrambi erano comunicatori del social network Noticias Caballo Blanco, dedicato alle notizie regionali. Nel mentre le autorità non hanno ancora reso noto i motivi del duplice omicidio, il Guatemala si conferma come un paese in cui si è registrata una impennata della violenza con un totale di 4.263 uccise durante il 2022, il 4,5 per cento in più rispetto al 2021. Almeno 67 giornalisti e lavoratori dei media sono morti nel 2022, la cifra più alta dal 2018, come ha rivelato un rapporto del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), che ha registrato 30 morti in America Latina, la regione più mortale per l’esercizio della professione nel mondo.
In Ecuador il partito centrista Construye aveva deciso sabato di candidare l’ambientalista Andrea González alle presidenziali che avranno luogo il 20 agosto al posto di Fernando Villavicencio, ucciso al termine di un suo comizio. González, 36 anni, era alleata di Villavicencio da diversi anni, quando il defunto lavorava come giornalista investigativo prima di essere eletto all’Assemblea Nazionale nel 2021. Ma di fronte ai timori che il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) non accettasse la sua candidatura, poiché era già candidata alla vicepresidenza, domenica 13 agosto ha nominato Christian Zurita che era il giornalista che ha accompagnato Villavicencio nelle sue indagini giornalistiche sulla corruzione. “Il candidato che abbiamo deciso in accordo insieme a Construye è il fratello di lotta di Fernando Villavicencio, Christian Zurita”, ha detto Andrea González in una conferenza stampa a Quito. Con il suo lavoro di giornalismo investigativo, Villavicencio ha riportato alla luce casi di corruzione milionaria, tra cui quello che ha portato davanti alla giustizia l’ex presidente di sinistra Rafael Correa (2007-2017), che è stato condannato a otto anni di prigione. Correa, riparato in Belgio, ha negato enfaticamente di avere nulla a che fare con l’omicidio di Villavicencio, per il quale sono stati arrestati sei colombiani, accusati di essere i presunti sicari. Nei sondaggi, Villavicencio era al secondo posto nell’intenzione di voto, con il 13,2% di gradimento. Zurita dovrà competere con Luisa González, vicina a Correa, che è la favorita con il 26,6%, con il leader indigeno Yaku Pérez, con l’ex vicepresidente Otto Sonnenholzner e con altri quattro aspiranti minori.
In Argentina oggi avranno luogo le primarie, aperte, simultanee e obbligatorie (PASO), con le quali gli argentini sceglieranno i candidati alla presidenza di ogni formazione politica tra 26 pre-candidati che aspirano a competere per la Casa Rosada. Le PASO sono elezioni che hanno due funzioni: definire chi saranno i candidati di ogni partito politico per le cariche di presidente, deputati e senatori. E definire le formazioni politiche che potranno candidarsi alle elezioni, che devono raggiungere almeno l’1,5% dei voti validi per poter correre. Sulla base delle scelte che saranno operate oggi, nelle elezioni generali del prossimo ottobre i cittadini eleggeranno un nuovo presidente e vicepresidente per i prossimi quattro anni, oltre a 130 seggi della Camera dei Deputati e un terzo del Senato, 24 dei 72 membri. Unión por la Patria, la formazione peronista e di sinistra, presenta Sergio Massa, ministro dell’economia, e Agustín Rossi, capo di gabinetto del governo, che competeranno con Juan Grabois, leader sociale, e Paula Abal Medina, sociologa di professione. Quella che avrà la meglio tra le due formule presidenziali rappresenterà il peronismo alle elezioni di ottobre. Quanto alla destra di Juntos por el Cambio, Patricia Bullrich, ex ministro dell’interno, e Luis Petri, deputato della Camera, sfideranno Horacio Rodríguez Larreta, sindaco di Buenos Aires, e Gerardo Morales, governatore di Jujuy. Corrono anche i deputati Myriam Bregman e Nicolás Del Del Caño, per il Frente de Izquierda y de los Trabajadores Unidad (FIT-U), e Javier Milei per l’estrema destra di La Libertad Avanza, insieme a Victoria Villarruel pre-candidata alla vicepresidenza. In queste elezioni, l’inflazione è la più grande preoccupazione dei cittadini, seguita dall’insicurezza e dalla povertà e dalla disoccupazione. In un quadro economico che secondo l’analisi mensile di LatinFocus, composta da 50 banche e società di consulenza internazionali, prevede per l’Argentina un futuro non positivo. Mentre l’inflazione media quest’anno sarà del 116,1%, le previsioni per il prossimo parlano di 130,3%. Una situazione che aggrava la povertà e che rende la vita quotidiana insostenibile per molti argentini.