L’ex presidente Rafael Correa è stato condannato a otto anni di carcere dalla Corte Nazionale di Giustizia di Quito per aver dato vita a una organizzazione tesa al finanziamento illecito del suo partito attraverso tangenti in cambio di contratti statali. La sentenza in primo grado del tribunale avrebbe provato il finanziamento illecito di Alianza País, il partito di Correa che è stato presidente dell’Ecuador dal 2007 al 2017. Con Correa è stato condannato alla stessa pena anche il suo ex vice Jorge Glas, che stava già scontando in carcere una precedente condanna.
Si chiude con una prima condanna il processo per tangenti che secondo i giudici Rafael Correa avrebbe organizzato durante il suo governo. Un sistema di corruzione che ha coinvolto imprese nazionali e internazionali, come la brasiliana Odebrecht, al centro di uno spaventoso sistema di malaffare che ha coinvolto molti governi latinoamericani.
Correa, che attualmente vive in Belgio dove risiede la moglie, ha criticato la sentenza con un tweet in cui ha affermato “Bene, era quello che cercavano: manipolando la giustizia ottenere quello che mai gli era riuscito con le urne”. E ha aggiunto che la sentenza giunge in mezzo all’epidemia di coronavirus che ha colpito l’Ecuador con il maggior numero di morti in America Latina. A Correa è giunta la solidarietà del governo cubano e dell’ex presidente boliviano Evo Morales, che attualmente vive a Buenos Aires con lo stato di rifugiato.