Chi sono
Analista e inviato per la rivista online Ytali nell’area latinoamericana e in Spagna. Ho cominciato a fare il giornalista quando ero al primo anno di università esordendo con un’intervista a Gianni Baget Bozzo, prete scomodo e personaggio di primo piano della politica nazionale fine anni ’70.
Ho collaborato con quotidiani e radio locali, e con diverse testate tra cui Il Manifesto e L’Unità, Agenzia Stampa dire.it etc. Da qualche tempo sono blogger per l’America Latina per l’Huffington Post Italia.
Mi sono occupato anche di produzioni di teatro lirico contemporaneo per Pocket Opera Italia, curandone la comunicazione, e per anni di storia della Cappella Ducale di San Marco e di alcune figure di musicisti nati a Venezia o ivi operanti, partecipando a convegni di studio internazionali e pubblicando saggi sul tema. Mi sono cimentato col marketing per il Comune di Venezia, di cui ho diretto l’ufficio pensato per promuovere la città e un suo sviluppo economico che si voleva alternativo alla monocultura turistica. Strano ma vero, ho pure insegnato tecniche di marketing per Promo P.A. Fondazione.
Oltre che di America Latina, di quando in quando scrivo di politica nazionale, di cultira, di problematiche veneziane e ritraggo personaggi interessanti della città dove vivo. Così, assieme ad altri autori di ytali.com, sono nati “Profili veneziani. La Venezia che non ti raccontano”.
Scrivere è come viaggiare, dimensioni entrambe nelle quali mi ritrovo perché capaci di saziare la mia curiosità. Amo con naturalezza Venezia, ultimamente forse anche con una buona dose di distacco. Sempre più so che è un luogo molto bello. Come tanti. Ed evito di cadere nell’errore di molti miei concittadini di crederla il centro irripetibile del mondo.
Fuggo appena posso dall’invasione turistica da cui è afflitta la mia città rifugiandomi in laguna, specialmente nelle giornate di sole e di vento ideali per la vela al terzo. O riempio lo zaino e prendo il bus per l’aeroporto.